Nel pieno della stagione di gare, vorrei raccontarvi questa follia, a mio parere estremamente affascinante, su cui ho avuto possibilità di lavorare assieme a Giuseppe, diretto interessato in quanto atleta.
Extreme Triathlon Series: 5 eventi di triathlon estremo, che se conclusi tutti in 3 anni permettono di diventare Extreme Triathlon Series Athlete, ogni evento completato permette infatti di ottenere uno spicchio della medaglia XTS.
Le tappe:
- THE STONE (Italia) 3,8km Swim + 175km Bike + 38,5km Run per un totale di +6300m di dislivello
- AUSTRIA EXTREME (Austria) 3,8km Swim + 186km Bike + 44km Run per un totale di +5800m di dislivello
- PIRENE (Spagna) 3,8km Swim + 170km Bike + 40km Run per un totale di +5900m di dislivello
- WINTERMAN (Repubblica Ceca) 3,8km Swim + 180km Bike + 43km Run per un totale di +4500m di dislivello
- KNYSNA (Africa) 5km Swim + 174km Bike + 50km Run per un totale di +3800m di dislivello
Giuseppe ha partecipato alla tappa The Stone in Italia nel 2024, iniziamo il percorso insieme a Gennaio 2025 con obiettivo di partecipare all’Austria Extreme il 21 Giugno 2025.
Il focus iniziale è stato un lieve calo ponderale con mantenimento della massa muscolare e riduzione della %FM, indicativamente programmato sino a fine Marzo – inizialmente aderenza al piano di Beppe molto discutibile! nonostante fosse in deficit con piani da 2400kcal/die, ma ad oggi ci facciamo due risate perchè poi abbiamo trovato il modo di raggiungere il nostro obiettivo (è diventato un po più bravo).
A partire dal mese di Aprile ci siamo concentrati sulla performance quindi strutturando un piano alimentare di base normocalorico che tenesse in considerazione il numero di allenamenti svolti da Giuseppe durante le diverse giornate, la durata di questi allenamenti, il momento della giornata in cui venivano svolti. In funzione di questi aspetti risultava diverso l’apporto energetico e di nutrienti, con particolare attenzione al timing di assunzione.
Il lavoro fondamentale, e che ci ha permesso di ottenere una strategia nutrizionale adatta per un appuntamento di tale entità, è stato lavorare sull’abitudine: intendo intestinale (gut training) e anche di gestione pratica di un piano nutrizionale durante l’attività fisica.
Giuseppe partiva da una buona base in termini di quantità di CHO, ma poco costante e precisa, assumeva principalmente gel da 40gCHO al momento di necessità. Abbiamo cercato quindi di anticipare la sensazione di necessità, aumentare la quantità di gCHO/h in ottica della gara di ultranedurance che avrebbe dovuto affrontare.
Prima del grande appuntamento in Austria il programma prevedeva anche la partecipazione alla GranFondo ETAPE a Parma e il Challenge a Cesenatico, che abbiamo sfruttato come test di strategia nutrizionale.
Dopo questi due appuntamenti e i vari allenamenti lunghi, siamo arrivati a capire che: 80-90gCHO/h era la quantità ideale per Giuseppe, assunti sia tramite gel che tramite carboidrati in borraccia, e che ideale era abbinare una borraccia con carboidrati + elettroliti e una borraccia di acqua.
Restava da capire che cibo aggiungere, questo perchè su una gara di 16 ore previste pensare di andare avanti solamente ad integratori di gusto estremamente dolce non era assolutamente fattibile.. Abbiamo provato semplici panini con prosciutto cotto, frutta disidratata, parmigiano nelle fasi finali… i panini si sono rivelati i migliori specialmente nella parte di bicicletta.
Ma, com’è andata realmente?
Chiaramente oltre alle indicazioni da seguire durante la competizione, era stata programmata anche tutta l’alimentazione della settimana di gara, nello specifico il giorno precedente con quota piuttosto elevata di energia derivante dai carboidrati di modo da fare un po di ricarica. Le condizioni non hanno permesso perfetta aderenza, ovvero: in Austria fanno solo cotolette e patatine fritte = cena di Giuseppe la sera precedente… purtroppo a volte bisogna anche essere pronti ad adattarsi a condizioni non per forza ideali, quindi ce lo siamo fatti andare bene.
Sveglia alle 2:30a.m per partenza ore 4.30a.m, Colazione come da piano alimentare. Giuseppe finisce il nuoto e in T1 segue le indicazioni consumando il suo primo panino al cotto (discutibile la qualità di quel prosciutto cotto, ma tralasciamo!!) riferisce però sentirsi particolarmente gonfio; lo rivedo dopo circa 1h e riferisce tanto mal di stomaco, era effettivamente molto gonfio…sul momento decidiamo quindi di continuare per le due ore successive solamente con gli integratori ed evitare alimenti solidi per dare un po di respiro allo stomaco.
Dopo circa 3ore dallo start il mal di stomaco era sparito, riprendiamo quindi a seguire il piano e Giuseppe conclude la sua gara nel tempo previsto, arrivando primo italiano e 16esimo in classifica generale. Completamente assenti problemi intestinali, mantiene sempre la lucidità (che l’anno precedente aveva totalmente perso..)!
La causa del mal di stomaco? La capiremo prossimamente provando in allenamento anche il combinato nuoto-bici, che effettivamente non era stato incluso durante la preparazione.. le ipotesi che abbiamo fatto: cena particolarmente pesante a livello digestivo, respirazione nel nuoto con assunzione di aria, ansia da prestazione… Per step andremo a capire ed affinare il tutto.
Credo che tutto sia andato per il meglio, siamo partiti da un piano preciso e studiato durante i mesi di preparazione, si è presentata una minima difficoltà che siamo riusciti a gestire, sia io che Giuseppe siamo rimasti molto soddisfatti!
Tanti complimenti al nostro primo italiano!
(Ed anche se in piccola parte, a tutto il nostro bellissimo Team di Supporter)