Per quanto possa sembrare strano, anche chi ha studiato nutrizione deve lavorare ogni giorno per mantenere un’alimentazione sana ed equilibrata.
Vi parlo di me e di ciò su cui, ancora oggi, devo fare attenzione.
Come ho raccontato in altri articoli, in passato il mio rapporto con il cibo non è sempre stato lineare. Durante l’adolescenza ho vissuto un periodo di restrizione alimentare:
Carboidrati? Eliminati.
Proteine? Ridotte.
Olio? Vietato.
E mai, mai, concedermi un pasto libero.
Credevo di aver trovato la strategia “perfetta” per dimagrire e non sentire la fame; era semplice: abbuffarmi di verdure.
Risultato? Peso in calo, ma anche gonfiore, mancanza di energia e tutti gli effetti negativi di un’alimentazione poco equilibrata. A un certo punto, però, è scattato qualcosa: non potevo andare avanti così. Ho deciso di cambiare, di farmi aiutare, di studiare. Ho ricostruito un rapporto sano con il cibo e superato un comportamento che era diventato patologico. È stato un percorso lungo, fatto di forza di volontà, impegno e sostegno da parte di persone importanti.
Oggi la mia alimentazione è equilibrata, ma resta un aspetto su cui devo fare attenzione: non esagerare con le verdure.
Può sembrare strano, lo so. Perché mai limitarle se “fanno bene”?
La verità è che non fa bene l’eccesso, di nessun alimento. Anche troppe verdure possono provocare gonfiore, ritenzione, esclusione di altri cibi importanti, deficit calorico, calo di energie e malassorbimento di nutrienti.
Le verdure mi piacciono, danno freschezza e sapore ai piatti. Ma so che il mio corpo e la mia mente ricordano il passato, e che cadere nell’eccesso può crearmi malessere. Per questo è un equilibrio su cui lavoro ogni giorno.
Avere difficoltà fa parte del percorso. Anche chi lavora in nutrizione è umano, conosce la fatica di cambiare abitudini, di mettersi in discussione, di chiedere aiuto e di migliorare passo dopo passo.
Cambiare abitudini alimentari non è mai semplice e non dovrebbe mai essere motivo di vergogna o giudizio. Ognuno ha la propria storia, i propri ostacoli e i propri tempi. Il passo più importante non è fare tutto da soli, ma avere il coraggio di chiedere aiuto e affidarsi a professionisti o persone di fiducia che sappiano accompagnarci, ascoltarci e guidarci senza pregiudizi. Perché il vero cambiamento nasce quando ci sentiamo accolti, compresi e sostenuti; qualsiasi esso sia.